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[quote=39265]Liù e Brutus sono figli di GuatoXSiria; Scooby, il maschio che si è accoppiato con Liù discende da BlitzXCreusa Guato e Blitz sono 2 cani di Catattere! Spero di averne un concentrato! Appena riesco a ritrarla per bene posto la foto di liù, è bellissima! La sto coccolando molto, ama sdraiarsi al sole e io con lei. Ha cambiato lo sguardo, ora ancora più languido e dal respiro più pesante…da Mamma. [/quote]
Permettimi di prendermela un po’ con te, dal momento che gli altri utenti sono un po’ svogliati: parliamo del carattere che ti aspetti dai tuoi futuri cuccioli. Come già ti ho detto, sono sicuro che esso dipenderà in larga misura dagli accorgimenti che assumerai subito dopo il parto.
Ecco come io mi organizzerei per la cucciolata in arrivo. Stabilirei la sala-parto in una stanza vuota, esclusivamente riservata per quest’uso e comunicante con il giardino. Nella stanza ci sarà acqua fresca, cibo e… nessun altro!
Nella stanza deve entrare soltanto l’allevatore, e raramente.
Non parenti, né amici, né curiosi, né possibili acquirenti: nessuno! Il maschio sarà ammesso solo dopo qualche giorno, se la femmina consentirà volentieri ch’egli si avvicini.
La cagna, se è un esemplare ben selezionato, sarà per natura portata a fare la guardia; questa sua innata predisposizione risulterà potenziata dalla responsabilità dei suoi cuccioli. L’impressione che i cuccioli riceveranno quando cominceranno a connettere sarà quella di un ambito famigliare ristretto, vigilato dalla madre, nel quale nessuno può accedere. Quensta impressione, consonante con la loro indole innata, sarà basilare nella loro formazione caratteriale.
Prenderanno esempio dalla madre e cominceranno ad aiutarla nel lavoro di guardiana del “loro” spazio. Capiranno che il ringhio della mamma è un suono pauroso per tutti ed inizieranno ad imitarlo. Assaggeranno, dopo un po’, anche i denti della mamma, dosati alla forza giusta; e per istinto impareranno a comportarsi nello stesso modo.
Quando capiranno che la loro “terribile” mamma ammette un uomo alla loro presenza, dopo un po’ accetteranno ciò come un fatto normale e cominceranno a considerare che anche uno strano bipede può, forse, far parte della loro famiglia. Comunque è essenziale che questo bipede non faccia mai loro nulla di male, anzi che non faccia mai capire di potersi scontrare con loro su un piano di forza e di poterli sopraffare.
Dopo qualche settimana i cuccioli cominceranno a muoversi, uscire dal loro lettone, camminare, avventurarsi in giardino; incontreranno il papà e cominceranno a seguirlo incuriositi, e ad imitarlo. Vedendo i genitori che si scagliano ringhiando contro il cancello al profilarsi di una minaccia, impareranno a fare lo stesso. Ed intanto faranno nuove scoperte: il cibo da contendere ai fratellini, un gatto da rincorrere, un uccellino caduto dal nido, quel rompiballe dell’allevatore che talvolta li disturba.
L’allevatore dovrà aver cura di stimolare i loro centri nervosi con rumori nuovi ed improvvisi (sempre con cautela, però, senza esagerare!) o con strane apparizioni come, per esempio, un ombrello aperto, o una carriola che passa cigolando.
Soltanto dopo le otto settimane i cuccioli potranno conoscere il loro nuovo proprietario, che l’allevatore deve già prima aver scelto, senza mercanteggiare ed anzi escludendo chiunque voglia un cane nero, o grigio, o con i riccioli, o con la coda così ed i baffi cosà. L’allevatore deve badare alle motivazioni dell’acquirente al quale avrà fornito tutte le assicurazioni e le informazioni necessarie: la sua stessa intransigenza sarà per il nuovo proprietario la miglior garanzia di aver effettuato un acquisto giusto.
Se i cuccioli hanno ricevuto il giusto imprinting, non saranno affatto contenti della visita ed accoglieranno il nuovo padrone come un estraneo, cioè con ringhi e atteggiamento ostile! L’inserimento nella nuova famiglia è un’altra storia, che non riguarda più l’allevatore.