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Grazie per la traduzione…. anche se non ci sei cascato. Volevo portarti su un discorso che riguarda la funzione/adattamento, il linguaggio in fondo in noi umani ha la funzione di comunicare, come vedi l’extracomunitario si è adeguato ad un nuovo contesto anche se diverso dalle sue origini e dalla sua lingua. Se il tutto lo riportiamo al cane possiamo si affermare che una razza è per carattere e morfologia più portata a svolgere un tipo di lavoro ma non si esclude che un’aaltra razza per gli stimoli e per necessità di adattamento si adegui e non male a svolgere le stesse funzioni. A limite potrà essere meno efficace.
Poi vorrei dire a Marco che in un’altra discussione parla di genetica e dna. Premesso che a mio avviso, come accade per il genere umano altrettanto si verifica nel genere animale, i consanguinei se non di prima generazione ma in seconda come recessivo portano tare che possono essere di diversa natura. Cosa che come lascia intendere Indiveri, era praticata nei soggetti da masseria per custodire gelosente i propri soggetti. Riguardo al codice genetico storico, continuo a restare fermo sulla mia scetticita’, la mia terra nella notte dei tempi fu colonia greca ancor prima dei romani, diede i natali ad uno dei più grandi atleti olimpionici di tutti i tempi e se non erro detiene ancora oggi, Milone, ospitò e qui sviluppò buona parte del suo pensiero Pitagora, e diede i natali alla medicina con Filolao.
Ora dovrei pensare che in minima parte parte i miei concittadini dovrebbero portare nei loro geni le tracce di questi grandi che ho citato. Scusa Marco ma mi è difficile crederlo.