Anonimo Inattivo

Buongiorno, è andata via un pezzo della mia vita e per trovare distrazione di tanto in tanto leggevo le discussioni aperte sul forum ma sinceramente non avevo la testa per parteciparvi. Ma questa è un’altra storia. Oggi va meglio e sento di dire la mia (come sempre polemico). Non ho mai testato la tempra del mio cane, i soli indizi che ho sono che non ho mai sentito un cai, e dal veterinario non fa una piega qualsiasi cosa gli faccia, non si è mai ammalato per quanto vive all’aperto, e comunque è risaputo che i molossi hanno una soglia di dolore molto alta, del resto non saprei tempo vedendo. Ho letto molte cose interessanti alcune non le condivido altre le trovo attinenti. La mia visione del cane corso, anche se penserete che non avendone uno tradizionale non posso dire più di tanto; non è detto che arriverà, tradizionale o expo io la vedo così. Intanto il cane ha ragione di vita al fianco del suo padrone e non l’inverso, lui deve fare ciò che io gli chiedo, non capisco se si sottovaluta questo animale o se ci fa piacere sopravvalutare le sue doti caratteriali. Ci può stare che in passeggiata veda delle persone e si metta in attenzione, ma se io gli dico ok tutto bene lui deve smettere di ringhiare ed abbaiare fermo restando che continui a restare vigile; altrimenti cosa si vuol fare intendere che andiamo in giro con una tigre inferocita o un cane ? Poi è certo che il cane vede o negativo o positivo, bianco o nero, ma questo sta anche a noi rafforzare il negativo o il positivo, mio zio per lavoro addestra cani, e in un post di Valerio ho quotato una sua frase che mi ripete spesso mio zio, SONO I PADRONI CHE VANNO ADDESTRATI NON I CANI. Il cane deve essere indirizzato nei comportamenti (ecco la mia passione per Skinner), secondo voi i nostri cani non sono capaci di discernere una persona che può arrecarci una minaccia da un semplice postino? Io dico di si, loro leggono e ci leggono, ci studiano e noi non lo sappiamo; il modo di muoverci, colgono sfumature che noi neanche ci soniamo, odori ormonali che non ci sfiora neanche la mente, e molto probabilmente riescono a sentire anche i nostri battiti cardiaci. Ecco perché reagiscono prima che noi possiamo rendercene conto. Posso anche capire la territorialità, ma si deve limitare all’abbaio e al fermarsi statuari ha fissare chi è venuto al cancello (ok qui ci sono io se vieni ancora avanti sono cacchi tuoi), se il proprietario non c’è a casa allora spetta a lui prendere le redini della situazione. Mio zio mi raccontava della particolarità di un cane corso che aveva addestrato( forse comune a tutti i corso?), nello scavalcare il muretto di cinta il cane si posizionava sotto e seduto non sferrava alcun attacco, appena messa una gamba al di là del muretto prontamente l’afferrava e si tirava dentro il figurante(malcapitato) mo te sbrano. Riguardo al rapporto con altri cani anche il mio è asociale abbaia e ringhia indiscriminatamente tutti i cani che incontra, piccoli, grandi e di qualsiasi razza; io l’attribuisco al fatto che vive sempre in campagna e quindi non mi sento di correggere questo comportamento, certo è che , come ho letto dalle discussioni, quando mi trovo davanti un pit per buona coscienza evito il protrarsi della schermaglia al più presto, di sicuro anche un tradizionale non ne uscirebbe intatto da una zuffa . Poi leggo la soglia di dolore di un rotweil, lasciatemi dire che è un signor cane e quando parte non è secondo a nessuno. Ho letto anche la storia di Valerio del bambino che gioca con la sua corso, dopo che le hai detto ok non ci sono problemi, all’avvicinarsi della mamma il cane si è messo in protezione; mi è stato detto che quando hai cani di carattere difronte non chinarti mai di petto e guardandoli negl’occhi, per loro equivale ad una sfida, non penso che la mamma impaurita abbia guardato il cane sulla schiena e si sia posta di fianco, potrebbe starci come spiegazione alla reazione. Il mio cane quando parlo con il contadino confinante si mette tra me e lui di traverso e osserva tanto lui che me, non so cosa farebbe se io lo incitassi all’attacco(sarebbe da irresponsabile). Infine quando Cainos parlava del Caucaso ho sempre detto che ammiravo questo cane ma non lo avrei mai preso perché poco addestrabile e indipendente; per dire che preferisco cani che io devo poter gestire e controllare senza spiacevoli sorprese.
Scusate per la lungaggine ma ho recuperato i giorni di silenzio. Maurizio