Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! Forum Scelta del cucciolo Scelta del cucciolo ,fattori da prendere in considerazione.. Rispondi a: Scelta del cucciolo ,fattori da prendere in considerazione..

Anonimo Inattivo

Concordo con @valerio-ricci, e aggiungo che su CAC CABIB CACCA stavo morendo dalle risate. La mole aiuta ma da sola non serve a nulla. Se anche avessi un orso non servirebbe a granché se poi è buono come il pane.

Come ho detto più volte il carattere del mio sembra molto equilibrato, se un estraneo mai visto prima entra in casa lui sta all’erta e punta subito, ma non l’ho mai visto ringhiare o intervenire se io sono lì e accolgo l’estraneo. Lui si basa completamente sul mio atteggiamento essendo un francobollo appiccicato a me, se vede che accolgo l’estraneo è tranquillo e dopo un po’ anche socievole.
Ma se lo stesso identico estraneo, mettiamo il caso, si avvicina alla recinzione lui ringhia e abbaia incazzato nero pur in mia presenza, per poi smettere subito se tranquillizzato da me.
Il mio “vicino” che viene tre volte all’anno a vedere il suo terreno si è visto piombare Goran sulla rete che gli ringhiava in faccia al confine con la mia e si è cagato nelle mutande, tanto per dirne una.
Il suo comportamento, da quel che ho registrato fin qui, è totalmente dipendente dalla mia presenza o assenza. Non so se questo ne fa un corso “poco tradizionale” a dispetto delle linee di sangue e la chiusura a ortognata, perché dovrebbe invece ringhiare ad ogni mosca, e su questo chiedo proprio a @valerio-ricci la sua opinione, ma a me personalmente questo equilibrio piace molto perché non devo andare nel panico quando ricevo una visita perché il cane se ci sono io è sereno anche con gli estranei, e al tempo stesso mi sento molto sicuro in caso di mia assenza o la notte, perché so che interverrebbe in qualunque situazione in cui è necessario.

Per ciò che diceva Salvatore, mi sento di concordare ma solo in parte. I genitori di Goran ad esempio sono due bestioni e parecchio più aggressivi di lui, io conoscevo anche i nonni e vale lo stesso discorso, ma probabilmente la diversità è dovuta anche al tipo di vita che questi cani conducono, sempre nel box di giorno e liberi la notte a guardia e protezione di una grande area al cui centro c’è un’azienda agricola.
Goran invece vive con me ed è parecchio più socializzato fin da cucciolo perché ricevo spessissimo visite.

Quindi la scelta di un corso deve basarsi anzitutto sulle normali precauzioni sulla linea di sangue e tutto ciò che sappiamo e abbiamo discusso più volte, più informazioni si hanno è meglio è, ma poi molto a mio avviso dipenderà anche dall’educazione che riceverà e il tipo di vita che condurrà, se molto o poco socializzato, se in campagna o in città e molti altri fattori che insieme con la genetica formeranno il cane adulto.

La scelta insomma dovrebbe anche essere commisurata allo stile di vita che si conduce, se viviamo in città e spesso passeggiamo in mezzo a mille persone ad esempio, un cane eccessivamente aggressivo e diffidente potrebbe essere difficilmente gestibile o peggio problematico. Oltre al fatto che di tutta questa guardia non sappiamo cosa farcene nell’attico di un palazzo di dieci piani. Se invece abbiamo necessità di proteggere qualcosa il discorso cambia e quindi un cane anche più diffidente e aggressivo serve allo scopo.
Paradossalmente nella mia situazione se anche Goran fosse stato estremamente aggressivo con gli estranei poteva andarmi bene comunque, ma avrei dovuto risolvere isolandolo nel box o altrove ad ogni visita e il che, oltre ad esser una gran rottura di scatole, non mi renderebbe esattamente felice perché dovrei privarmi della sua compagnia molto più spesso.

Proprio in questo periodo mi sono trovato a dover scegliere un nuovo cucciolo e ho seguito tutta la linea che conosciamo, figlia di corsi tradizionali da masseria, mole possente, chiusura ortognata, guardiani integerrimi, vecchie linee di sangue portate avanti per le funzioni, nessuno scopo di lucro ma tanto amore e dedizione per la razza. Ma questa creaturina che ha tutte le carte in regola in premessa, poi mi raggiungerà a soli due mesi di età e da lì in poi la sua socievolezza dipenderà dalle abitudini che le imporrò col mio stile di vita e potrà diventare sia un cane che ringhia alla prima mosca che un cane più equilibrato che interviene se stima ci sia un effettivo pericolo. Non posso saperlo fin d’ora e lo scoprirò col tempo, certo comunque che non avrò per le mani un peluche da expo.

Spesso la socievolezza di un cane e la sua attitudine alla guardia vengono contrapposte, come se l’una escludesse l’altra, ma io ritengo che proprio nel sottile equilibrio tra le due cose c’è il cane perfetto, quello che non devi chiudere in gabbia dieci volte al giorno e che ti fa dormire tranquillo di notte.