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Mi trovo completamente d’accordo con Jury. Ma aggiungo amico @cainos, tu hai necessità di quella funzione e io come te, perché viviamo isolati in contesti rurali. Ma quanti sono nelle nostre condizioni tra tutti i possessori di corsi/rottweiler/dobermann etc etc? 1 ogni 10.000? Quanti hanno un reale bisogno di queste benedette funzioni tra tutti i possessori di cani di razza? Credo che ogni 20.000 compratori di cani da pastore ce ne sia 1 con un gregge a voler essere generosi. Quanti possessori di Husky vanno sulla slitta? Quanti di levrieri cacciano volpi e quanti di San Bernardo corrono tra le valanghe come ho già scritto?
Credo che sia questo ciò di cui parla Maurizio e io mi trovo d’accordo ed è anche su questo tema che l’altra volta ho inserito il discorso sulla natura in contrapposizione alla città, perché a guardar bene i nostri amici animali vivono fuori dai loro contesti legittimi. Per questo suona irridente o per meglio dire fa proprio ridere tutto questo pippone sulle funzioni, perché queste funzioni le utilizza un possessore di cane da lavoro ogni 10000. La contraddizione profonda che Maurizio sottolinea (se ho inteso bene) non può che essere condivisa dal mio punto di vista.
Il punto è che lo stato attuale delle razze da lavoro ibridate è specchio perfetto della nostra società, che ci piaccia o meno. Il 90% delle persone che comprano cani di razza lo fanno per la sola ragione che quel cane gli piace.
Ma cosa vogliamo dire a uno che vive al centro di Capri e si compra un Fila Brasilero? Prenditi il Chiwawa perché non ti serve? E perché mai egli non dovrebbe mandarmi a cagare e comprarsi il cane che più gli piace?
E’ a questo che dobbiamo il proliferare dei meticciamenti ma è una strada senza ritorno. La gente ama cani di razza e compra cani di razza, razze concepite al tempo su funzioni precise ma che oggi hanno da esercitare molto di rado.
E’ perfettamente normale che il tizio che come dici bene farebbe cosa giusta a prendere il Leonberger invece del Caucaso, comprerà un Caucaso perché gli piace di più e non ci sono cazzi. Non possiamo costringerlo.
Ed è per rispondere a questo signore che il mercato si adegua sfornando Caucaso “gentili” come i corsi da expo tanto vituperati. Andrà sempre così e pure peggio, c’è poco da fare.
L’altro lato della medaglia è che è giusto che esitano quelli che salvaguardano e tutelano le razze da lavoro per rispondere ai pochi o pochissimi che di quel lavoro oggigiorno hanno ancora davvero bisogno. E torniamo alla federazione e alla E di expo e la L di lavoro sui pedigree, perché quel che è successo al nostro corso è successo anche al San Bernardo, sta succedendo al Caucaso e a decine e decine di altre razze da lavoro.
Una buona Pasqua a te Maurizio e mi scuso se ho sbagliato tono nel rispondere al tuo colorito messaggio, e non limitarti al solo osservare perché il dibattito perderebbe un pezzo pregiato.