Io concordo che l’educazione sia determinante e agisca in buona percentuale insieme col DNA che rimane però il maggior azionista nella faccenda, perché è fin troppo ovvio che con tutta l’educazione del mondo non potrò mai chiedere ad un cane che non possiede una determinata caratteristica di svolgere quella funzione.
Non potrò insegnare ad un carlino ad agire come un pointer per andare a beccacce, ovvio, ma qui si dibatte di cani corso che, con tutte le differenze dei singoli casi, hanno di sicuro buone caratteristiche comuni impresse nel patrimonio genetico. E pertanto l’educazione è di importanza enorme nell’indirizzare correttamente queste caratteristiche e nel farle venire fuori o al contrario inibirle.
Ed è verissmo che l’educazione è una cosa e l’addestramento tutt’altra, e ciò di cui parliamo qui concerne in larga parte la prima e non il secondo.