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Jury, tu hai perfettamente ragione. Io mi sono avvicinato al tizio con Goran al seguito per interrompere la sua marcia trionfale verso la porta d’ingresso della stanza del dottore e questa è una colpa per il solo fatto che c’era con me il mio cane, perché se ero solo come ho scritto all’inizio non si sarebbe mai arrivati alle mani e se anche ci si arrivava lo sbattevo come un tappeto persiano senza coinvolgere animali innocenti.
Se io restavo a distanza il tizio non avrebbe alzato il braccio e forse non sarebbe accaduto nulla.
Ma anche, se lui non alzava il braccio non sarebbe accaduto nulla e in questo ho peccato di sufficienza perché mai mi sarei aspettato quel gesto in una situazione che era interlocutoria, ovvero di due persone che parlano se anche a distanza ravvicinata.
Resta, come hai ben detto, il fatto che con ogni probabilità io stesso non ho lasciato scelta a Goran col mio comportamento e di questo non sono contento.
Come sai bene ho una certa esperienza col contatto fisico anche duro e conosco bene la prossemica, avendola studiata anche in altri campi. Esiste una distanza minima in cui ciascuno di noi si sente a proprio agio, prima ancora che sicuro o minacciato. Ma tale distanza nei contesti urbani è perennemente messa alla prova, pensa alle file, agli autobus, al traffico, al supermercato e così via. Nel corso del tempo e per la vita che facciamo questi valori si sono adattati ai contesti.
Quel che dici tu e che ti diceva il tuo istruttore è sacrosanto, e accolgo i tuoi preziosi consigli, penso anche però che in alcune situazioni in cui le cose non sono così lampanti o in cui i contesti non ti permettono il tempo per riflessioni lucide per la rapidità dei cambi di situazione, queste regole d’oro finiscono per deformarsi un tantino.
Dopotutto io mi sono avvicinato al soggetto entrando in parte nel suo spazio fisico perché stavo a un metro abbondante da lui, ma senza sfiorarlo e senza fare minaccioso. Parlavo e avevo un tono cortese e conciliante, cercavo di farlo riflettere. Ma lui ha avuto quella geniale idea di muoversi come ha fatto. Ed è andata come è andata.
Ad ogni modo, grazie amico mio 😉