Secondo il mio modesto parere, “cultura canina” è una contraddizione in termini; e i miei cani sono stati sempre ignoranti come me. Anche se in verità conosco un Corso che ha appena distrutto un bel volume di Kierkegaard: evidentemente, loro esprimono così il loro dissenso! Non ho avuto voglia di leggere l’importante PDF, tuttavia ci tengo a mettere in guardia tutti contro queste iniziative le quali, simulando amore per gli animali, sembrano nascere con le migliori intenzioni ma poi si risolvono sempre in attacchi contro la libertà individuale. Basti pensare che l’iniziativa in discorso parte dal ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali: lo stesso soggetto politico che di volta in volta ha diramato le varie direttive sulle “razze pericolose” e “cani killer” e amenità simili. Già il titolo parla di patentini: tradotto, il concetto significa giudizi, schedature, balzelli vari, restrizioni. E soprattutto l’ennesimo tentativo di uniformare la libera espressione del pensiero individuale secondo schemi pre-confezionati. Ci sono migliori letture: per restare in tema di etologia io consiglio Konrad Lorenz (“L’anello di Re Salomone” e “L’uomo incontrò il cane”) oppure Jack London, sempre meglio di Sirchia e dei suoi emuli. Un saluto a tutti.
