Cane Corso Italiano – Home › Forum › Storia e Standard del cane corso › cuccioli e standard › Re: cuccioli e standard
Speravo che Valerio proseguisse con la sua storia, invece evidentemente ha finito.
Ma nessuno risponde?
A me pare che il discorso della “funzione” come lo vede Valerio sia un po’ esasperato. Vorrei sapere quanti di noi hanno mandrie di mucche o di capre da affidare ai cani! I famosi e bellissimi cani di Michele Bocci, per esempio, si vedono nelle fotografie incatenati ad un trattore, mentre il mio ed i vostri contendono il divano ai bambini.
Se parliamo di carattere, attaccamento al padrone, difesa e guardia siamo d’accordo, ma lasciamo stare le mandrie; la caccia col cane, poi, è vietata.
Dunque quale “funzione” vogliamo preservare? Fierezza, intelligenza, attaccamento ai famigliari ed alla proprietà, coraggio. Le manifestazioni di questi caratteri sono molteplici, ma anche le nostre aspettative sono diverse. A me, per esempio, non piacciono i cani che si fanno accarezzare da tutti e che “socializzano” (orribile termine!) con tutti i cani.
Ad un cane da esposizione si chiede di accettare prolungati contatti con altri cani e di lasciarsi toccare i denti e le palle da uno sconosciuto! Che razza di cane è quello? E cosa deve pensare del suo capo-branco che lo espone a simili situazioni? Nessuno dei miei cani è stato così, ma credo proprio che neanche questo che ho appena preso lo sarà. Allora penso che qualche ruolo giocherà pure l’educazione, non vi sembra?
Et ceterum: non credo proprio che sia il caso di fare il duro con un cagnolino che gioca, sgridandolo o dandogli schiaffi. Secondo me il cane si esprime coi propri mezzi espressivi ed io cerco di scendere sul suo terreno dialogando con lui: se vuole fare la lotta lo assecondo, ma gli dimostro che anch’io potrei morderlo se volessi e che comunque sono più forte di lui. Quando si stanca, poi, lo calmo con qualche carezza ed il gioco finisce. Appena mi vede arrivare dopo un’assenza, anche lui mi fa le feste, piagnucola e poi mi dà un morsichino scherzoso sul naso.
Allo stesso modo gioco a tirare il bastone, o gli lascio mordicchiare le mie mani, o accetto che si piazzi a dormire addosso a me. Voi non fate lo stesso? Sono queste cose che creano l’attaccamento e consentono al cane di sentirsi protetto e crescere sicuro di sé. Quando devo sgridare un cane (ma avviene rarissimamente e per questioni molto gravi) lo scrollo tenendolo per il dorso del collo, come fa la mamma dei lupi: ciò gli procura un senso di inferiorità e gli animali sono molto più sensibili alle sensazioni psicologiche che al dolore fisico.
Solo che sono sorpreso ed incuriosito perché nell’attuale mio cucciolo si manifestano atteggiamenti inconsueti alla sua età, o almeno così pare a me che non ho pratica di molossi.
Ma tutti questi discorsi non cancellano il fatto che, quando parliamo di Cane Corso o di qualunque altra razza, abbiamo in mente un modello ben preciso, connotato da un aspetto fisico che lo standard rappresenta. Altrimenti come distingueremmo un Corso da un Mastino Napoletano? Tutti, da Bieber a Morsiani a Bruno, alla Rossi, descrivono il cane Corso secondo caratteristiche somatiche le quali, raggruppate, formano appunto lo Standard. E lo stesso Valerio fa la stessa cosa quando parla della divergenza/convergenza degli assi craniali. Solo che evidentemente Valerio propugna uno standard diverso: atteggiamento lecito ed accettabilissimo, ma bisogna vedere quanto condiviso.
Con ciò mi ritiro dalla discussione, sperando di non avervi annoiato.
Un saluto a tutti, cani e padroni.