Cita da: Francesco Rodi il October 14, 2014, 13:06 Caspita allora non hai un corso hai un mafioso.ha ha ha. Bhe allora mi convinco ancora di più di avere fatto cosa saggia avere pensato alla gabbia prima che si facesse adulto. Adesso me lo riconosci che non è una violenza ma saggia precauzione ehh Giuseppe
No, no: io le gabbie non le posso vedere, né per gli animali né per le persone! Preferisco metterci un po’ di impegno e di attenzione e rinunciare a qualche comodità. D’altra parte non tutti i cani sono uguali ed in larga misura dipende dalle loro abitudini, in parte da indole naturale.
E’ mia opinione che un cane da guardia non dev’essere abituato a ricevere visite di amici, perché l’abitudine a veder accogliere amichevolmente persone a lui sconosciute gli farebbe perdere la naturale e giusta diffidenza verso gli estranei. Per contro, egli deve riconoscere ed accettare i pochi parenti che spesso, o anche occasionalmente, frequentano la casa.
Tuttavia, non tutti condividono questo mio modo di vedere: in visita ad alcuni amici, abbiamo conosciuto il loro cane Corso di circa quattro anni, assolutamente socievole e bendisposto verso tutti.
Questi amici hanno altri cani, che all’occorrenza rinchiudono; il Corso però è il loro cane da compagnia, che sta sempre dentro casa, dorme su letti e divani e… non fa mai la guardia. Viaggia anche in auto con loro e li accompagna ovunque, sempre docile. Appena entrati in casa sua siamo diventati grandi amici, come vedi dalla foto.
Ma, assaggiati due pasticcini e stufo delle nostre chiacchiere, dopo un po’ il Corso se ne va in giardino, presto seguito dalla mia bimba più piccola. Trascorsi alcuni minuti, usciamo silenziosamente a vedere. La bambina, seduta su una pietra con un braccio sulla schiena del grosso cane a sua volta seduto, parlava in continuazione raccontandogli chissà quali storie. Il cane ascoltava, attento e paziente.
Rientriamo in casa, ma dopo un minuto usciamo allarmatissimi perché il cane s’era messo a ringhiare: beh: era passato un viandante davanti al cancello del giardino ed il cane, che non ringhia mai e non fa mai la guardia, s’era all’improvviso allertato. Io sono sicuro che si sentisse, in quel momento, responsabile della bambina e, davanti al cancello e con il pelo ritto, faceva capire a tutti che lì dentro non si entra!
