Cane Corso Italiano – Home › Forum › Storia e Standard del cane corso › Storia del Corso. › Re: Storia del Corso.
Le buone intenzioni specialmente da parte dei primi c’erano tutte, è i risultati inizialmente ci sono stati,il problema principale è stato (1 )di portare i cani nel nord,(2 )di rimanere su ceppi ben distinti e rinunciare alla variabilita genetica di cani nel sud ce n’erano molti ancora e meglio di quelli che si erano portati via ,(3) di affidarsi per allevare a gente che sebbene (almeno nel primo) fossero molto appasionati non avevano le basi genetiche continuare una selezione basata sulla funzione,(4)e qui è stato raschiato il fondo della bottiglia aprovare a tutti i costi il famoso e scellerato standar prognato(per motivi che abbiamo gia spiegato),se vi leggete (da qualche parte devo averlo basta che mi metta a cercarlo)la prefazione dello standar si auspicava al cane corso una crescita come razza lenta e costante in modo che potesse aumentare le dimensioni armonicamente,! Nessuna parola sulla conservazione delle attitudini comportamentali(erano date come già aquisite per la razza)e questo per il semplice fatto che era tutta gente che vedeva nel cane corso un bel molosso da passeggio e da esposizione , ma che non lo aveva mai adoperato nella sua funzione, cioè la guardia e protezione familiare,ecco perche io dico che nonostante il sacro zelo era gente che di cane corso non se ne intendeva, tutti qui! poi siccome c’era questa benedetta prognatura nel mezzo ci siamo accorti che alle mostre di bellezza incominciavano a comparire dei cani corsi che sembravano dei Boxer giganti,e naturalmente i più erano neri (il nero è più facile da adoperare e avendo pelo è più corto la si maschera meglio la meticciatura ) poi il resto (come diceva il califfo) è solo noia !! ciao a sentirci Valerio