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Ieri sera verso le 23, durante l’ultima nostra passeggiata, Argo ed io siamo capitati in mezzo ad un acceso “diverbio femminile”. Si erano azzuffate, nel parco deserto, due femmine pit-bull, una delle quali Argo conosce molto bene. È la mamma di un suo amico d’infanzia, la quale mesi addietro faceva un po’ da mamma a tutti i cuccioli che si incontravano col suo, nel senso che li faceva giocare, li sgridava, li metteva in riga. Le femmine non combattono come i maschi: sono meno impetuose e più rabbiose, ringhiano moltissimo, hanno morsi meno devastanti ma più rapidi e carogneschi. La “zia” di Argo è notevolmente più piccola dell’ altra femmina, tuttavia non stava certo lì a prenderle, tutt’altro! Argo comunque, a distanza di mesi l’ha subito riconosciuta e si è lanciato in sua difesa: con un sol balzo ha atterrato l’altra cagna e l’ha afferrata per il collo, ma a questo punto ha capito che si trattava di una femmina. Si è ritratto immediatamente, tutto vergognoso, lasciandola libera benché quella gli abbaiasse contro un monte d’improperii. I proprietari sono riusciti a legare le due femmine ed Argo è venuto accanto a me, guardandomi di sottecchi e mollandomi delle gran culate laterali per cercare la mia solidarietà, ma non l’ha trovata, perché l’ho preso in giro per tutta la sera.
Alcuni fra voi nella scelta del cucciolo hanno optato per una femmina. Checché ne dicano Konrad Lorenz e molti altri, io sono convinto che per un privato si tratti di un grave errore; in ogni caso, credo che inevitabilmente per i possessori di una femmina si ponga, prima o poi, il problema se farla o no accoppiare.
È interessante osservare, riguardo a ciò, l’atteggiamento degli allevatori, i quali studiano le combinazioni genetiche più favorevoli in vista di una cucciolata che rappresenti un miglioramento della razza. Identico obiettivo, sebbene con minor competenza, si pone il proprietario di una cagna.
Il ragionamento più schematico, spesso troppo semplicistico, è il seguente: “scelgo per la mia cagna un bel maschio, così i cuccioli saranno uguali a lui”. Troppo semplicistico, perché: a) bisogna tener conto delle caratteristiche di entrambi i genitori, in quanto entrambi trasmettono un genotipo; b) i genitori sono portatori di un bagaglio genetico che non è nato con loro, bensì fissato in molte generazioni successive: capita quasi sempre che in una cucciolata affiorino caratteristiche risalenti a due, o tre, o più generazioni passate; c) il fenotipo dipende in certa misura dall’ambiente nel quale l’individuo si sviluppa ed in ciò il proprietario è in grado di rendersi influente.
Tuttavia un abile allevatore conosce molto bene le particolarità delle varie linee di sangue sulle quali lavora ed è in grado di prevedere con ragionevole approssimazione il risultato dei vari incroci che opera. Inoltre conosce le caratteristiche di “razzatore” dei propri stalloni per aver sperimentato in passato quali caratteri essi trasmettono con maggior frequenza.
Ora farò qualche esempio banale, al fine di intavolare una discussione fra chi è interessato; mi limiterò tuttavia alla morfologia, perché riguardo alla funzionalità il dibattito si farebbe troppo difficile e “pericoloso”, a causa della suscettibilità di qualcuno.
Generalmente la testa dei cani è caratteristica distintiva della linea di sangue, o almeno dell’allevamento che l’ha prodotta: infatti essa è frutto di ricerca su certi caratteri che vengono fissati con ricorso ben dosato alla consanguineità. Ci sono linee di cani con cranio largo e “pesante” che promettono, da adulti, una certa corposità, probabilmente con abbondanza di pelle ed un po’ di giogaia (è il caso del mio Argo, per esempio, ed ancor maggiormente di suo padre); altri invece presentano un cranio più allungato ed “ovoidale”, direi più gentile. Probabilmente da adulti quei cani avranno un aspetto più tirato, con meno pelle. È noto che le caratteristiche somatiche possono essere in qualche misura “richiamate” mercé l’accoppiamento di soggetti fra i cui ascendenti le caratteristiche in discorso si erano manifestate con una certa frequenza. Quando il richiamo non avviene perché vengono incrociate linee di sangue abbastanza lontane e diverse, le caratteristiche genetiche restano sopite, suscettibili comunque di saltare fuori in generazioni future.
Veniamo alle dimensioni dei cani: soggetti di grossa mole accoppiati fra loro tendono a fissare questo carattere, tuttavia se fra gli ascendenti vi sono stati elementi piccoli, questa caratteristica può ripresentarsi episodicamente, magari dopo due o tre generazioni. Così capita che nella stessa cucciolata vi sia un soggetto nettamente più piccolo dei fratelli.
Il guaio è che se le dimensioni non sono dovute al fenotipo bensì al genotipo, esse tendono a recuperare la condizione originaria, pertanto gli scellerati “allevatori” che operano incroci fra razze diverse per ottenere la riproduzione di caratteristiche desiderate, riproducono però anche aspetti negativi perché usano genotipi fortemente fissati in molte generazioni di selezione nell’ambito della razza in discorso: se di un pit-bull si vuole recuperare l’aggressività verso i conspecifici, ecco che salta fuori anche la taglia ridotta e la pelliccetta difettosa; se di un boxer si cerca il prognatismo, si incappa nella displasia, nell’epilessia, ecc.
Discorso molto pericoloso, quando riferito al Cane Corso: un cane prognato, ricercato dallo standard SACC, è così per ricerca intraspecifica (anche nei genomi italiani la prognatura è presente, seppur rara) oppure c’è stata nella linea di sangue qualche inserzione di boxer? Un Corso piccolino e traccagno è tale per caso, o forse fra gli ascendenti di terzo o quarto grado è avvenuta un’indebita iniezione di “madeless”?
Caro Giuseppe, letto tutto, ma cosa risponderti,siamo completamente fuori dalle mie competenze….
Posso solo tacere e attendere risposte che mi istruiscano in questo campo.
Una cosa è sicura (anche se non rientra specificatamente egra i punti importanti da te elencati) il Prognatismo voluto nel Corso da uno Standard folle non ha portato solo dimensioni ridotte causate dal Boxer, ma anche crisi epilettiche che prima il Corso non aveva….
Io credo che se ad ora escono fuori Corso con misure più ridotte, e spesso in concomitanza con aggressività intraspecifica, e timore dell’ uomo, è perché si è provveduto all’ incrocio con L’ amstaff piuttosto che il Boxer (forse proprio per sopperire al Prognatismo)
Mi associo a Cainos, l’argomento che hai introdotto è molto interessante e mi incuriosisce parecchio ma da neofita non ho risposte da dare, forse altre mille domande!!!
Ad esempio il mio Romeo che ha 5 mesi e mezzo e che ho preso da un privato, ha delle orecchie abbastanza lunghe, il muso lungo e la dentatura a forbice, il corpo abbastanza alto ma al contempo snello, non pesante.
Il padre al contrario era una specie di antifurto vivente, alto e grosso, 75 kg di muscoli e potenza, a vederlo faceva davvero paura!!!
Bene, mi son sempre chiesto se le caratteristiche del padre verranno fuori prima o poi e se, avendolo preso da un privato ed essendo entrambe i genitori privi di pedigree (la madre proviene da un allevamento del Lazio e il padre da uno di Sassari) , il mio Romeo abbia solo geni di Corso o chissà cos’altro!!! Alcuni a prima vista lo scambiano per un Labrador, inesperti loro o sprovveduto io??? Comunque oggi non lo cambierei con niente al mondo, anche se avesse i geni di un Pincher :-), gli voglio bene così com’è :-).
Saluti,
Salvatore
Ti risponderanno sicuramente meglio, ma intanto posso dirti che i geni sono 50% e 50% non vengono fuori prima quelli di uno rispetto all’ altro, sono perfettamente miscelati insieme e danno un individuo nuovo.
Ora un Padre di 75 kg sicuramente almeno che non sia stato assistito, avrà montato una cagna quantomeno grande.
Il fatto che il tuo cane al momento sia alto e snello, non vuol dire niente probabilmente proprio in virtù delle grosse dimensioni dei genitori, anzi starei proprio attento a farlo venire su leggero almeno fino i 15 mesi, per evitare forzature sullo scheletro prima che si saldi a dovere.
Se dentro c’e’ altro, questo non te lo può dire nessuno….. il Pedigree (lasciamo perdere legato ala standard ufficiale) è comunque importante e l’ unico attestato che ti permetta che lavoro di selezione è stato fatto alle spalle del cane.
poi che sia ufficiale Enci (o come si chiama) e quindi riporti un autentico Scempio sulla razza, o un semplice foglio di carta dove però si riportano tutti i genitori con relative foto lastre per displasia e quant’ altro è l’ unico modo che si ha per valutare il lavoro fatto.
Se voglio un Corso Grosso lo porto da un Mastino Napoletano e lo rafforzo ma Rischio di rovinare tutto ciò che è stato fatto in precedenza, perché la grandezza in quel senso è inutile sopratutto se il Mastino Napoletano in questione è un Pacioccone da Show da generazioni.
Anche se di Mastini Napoletani funzionali e cazzuti ce ne sono ancora in giro,ma pochi….magari sperduti nelle campagne aversane e napoletane e non solo! A questo punto dopo lo scempio perpetrato per il Cane Corso e per il Mastino Napoletano bisogna forse creare una sola razza ( come era in origine ) il MOLOSSO ITALIANO ,che tanti qui nel forum e non solo decantano facendolo risalire all’eta’ Romana.E’ inutile avere due razze con accoppiamenti scellerati con altre razze per ricercare o ritrovare alcune caratteristiche ormai perse da tempo. C’era un progetto di appassionati, condivisibile o meno, il C.P.M che non so’ se nel frattempo si e’ fermato oppure ha continuato a ricercare in modo piu’ nascosto “o cane e presa” (termine dialettale campano) che di fatto cercava di recuperare cio’ che di buono la nostra storia canina Italiana e prima ancora dei nostri antenati ci ha consegnato seppur rusticamente ( recuperando mastini napoletani funzionali e attigendo sangue di alcuni Cani Corso anche in Puglia ) e non con rigore anglo-americano consueti a loro per le loro razze,anche se anche loro hanno dimostrato un declino evidente nel tempo.Magari sono cambiati i tempi e sono cambiate le esigenze che l’uomo cerca nell’allevare determinate razze canine.
Concordo con King80, anche perché il cosiddetto Mastino Napoletano attuale non si può guardare ed inoltre così come lo hanno fatto diventare non serve a niente; il nostro amato Corso per poco non diventa un Boxer appena più grande, tanto vale cercare di tornare ad una sola razza come era una volta quando quelli di una cucciolata più pesanti venivano usati esclusivamente per la guardia alle proprietà e quelli più leggeri seguivano i padroni nei loro vari movimenti.
Quando dai pastori ho pensato di passare ai molossi io ho cercato un cane non esageratamente grande da essere di ingombro anche per se stesso, ma, neanche così piccolo e leggero da essere poco convincente come cane da guardia.
Quindi a mio modestissimo avviso il Cane Corso (o anche Molosso Italiano o anche Cane da presa) deve anche avere una stazza adeguata all’uso principale dei molossi: la guardia.
[quote=41109] i Io credo che se ad ora escono fuori Corso con misure più ridotte, e spesso in concomitanza con aggressività intraspecifica, e timore dell’ uomo, è perché si è provveduto all’ incrocio con L’ amstaff piuttosto che il Boxer …
Questo è proprio quanto volevo insinuare. Per la verità, più che di una insinuazione si tratta di un convincimento, perchè molti allevatori parlano moltissimo di questa pratica, che viene adottata proprio perchè un cane aggressivo nei confronti dei conspecifici sembra disporre di quel “carattere” che tutti cercano nel cane, anche se lo disprezzano riscontrandolo nei cani degli altri. Peccato che il pit-bull, oltre alle ridotte dimensioni, importi un tipo di aggressività rivolto per l’appunto soltanto contro i cani e spesso accoppiato a timore nei confronti degli umani. Ecco perché questi cani sono molto rissosi, ma inutili per guardia e difesa: solo apparenza, in definitiva.
Ciao Giuseppe, ti posso assicurare che tutti gli allevatori Italiani, non hanno mai accoppiato con il Pit-Bul o Amstaffy, per due motivi, il primo,,e piu importante è quello che i cani perdono l’attitudine alla guardia, e il secondo si perdono i colori piu importanti del cane corso tradizionale,cioè il nero , il grigio e il frumentino puri , e naturalmente tutti i colori verrebbero fuori con delle pezzature da mucca(come hanno i cani Americani) cosa totalmente assente nei cani ITALIANI, ora purtroppo ci sono nel mondo del cane corso tradizionale, molto allevatori amatoriali e come gia spiegato altre volte ogni uno alleva il suo ceppo,e noto con rammarico che codesti allevatori fanno pochi scambi fra di loro,per allevare bene il cane corso ci vuole tutta la variabilita genetica disponibile,e naturalmente con molta variabilita genetica nascono cani, si a volte dissimili fra loro, ma che alla lunga selezinandoli sulla funzione danno alla razza quella salute, che invece manca con selezioni molto strette, allo stato attuale nel meridione c’è ancora molta variabilità genetica, che purtroppo sta venendo meno su negli allevamenti del Nord, infatti molti allevatori del Nord incominciano a prendere cani dall’estero(paesi dell’est) dove a parere mio si trova di tutto fuorchè cane corso,ciao Valerio PS una buona femmina di buon ceppo,caratterialmente da guardia è come un maschio, forse da difesa familiare e ancora piu protettiva o almeno quelle che conosco io lo sono.
Cainos almeno dalle foto e per il mio gusto personale questi si che sono “cani da presa” testa bella larga struttura importante ma non appesantita.Se vi capita di visitare il sito che vi dicevo prima ci sono delle foto storiche e parlo anni 50/60 ed anche 70 dove si vedono mastini/cani corso,dove i cani che hai postato te si avvicinano tantissimo…Io credo che la razza si potrebbe recuperare partendo da una base comune ma cio’ dovrebbe comportare il mettere da parte interessi personali e parlo sia dei mastinari da una parte che dei corsisti dall’altra per arrivare a risultati come quelli postati da Cainos, ma si sa’ il soldo comanda anche la buona volonta’! Io ho sempre ammirato il mastino napoletano fino agli anni 80 ma purtroppo adesso e’ un cane inguardabile come dice Pino ( e credo che lui da campano, correggimi se sbaglio,un po’ ne capisce di cane e presa!) per questo ho preso un cane corso di sicuro funzionale con ancora caratteristiche che richiamano il molosso italiano.
Confermo cio’ che dice Valerio sul prendere cani corso dall’estero per rinsanguare, perche’ ahime anche al sud da me in Puglia visitando un’allevamento,l’allevatore mi ha confermato che aveva preso un femmina dalla Grecia.Pero’ io mi domando: ma di questa femmina proveniente dall’estero cosa si sa? Quali sono stati i suoi antenati? Che tipo di incroci sperando non mal sani sono stati adoperati a monte? Io credo che per amore della nostra razza tutti devono fare un bagno di umilta’ e condividere cio’ che di buono dal punto di vista genetico si ha nel territorio nazionale e portare avanti una selezione mirata alla funzione ed alle caratteristiche morfologiche che ne conseguono.
Ciao Antonio credo di poterti rispondere con cognizione di causa. La femmina che dici tu, peraltro neanche particolarmente grossa, viene a sua volta da genitori di rinomatissimi allevamenti italiani. Il perché credo sia riconducibile all volonta di rinsanguare. La funzione del pedegree e proprio quella di mostrare le discendenze anche se non ti mette al tiparo da eventuali fregature.
Dal quel che so stanno sorgendo molti gruppi che autonomamente stanno cercando, attraverso incroci, di tornare al famoso “Cane ‘e presa” di una volta; il cane ideale è molto vicino a quello postato da Cainos, cioè cani grandi ma non pesanti (inteso come grassi), cani che con la sola presenza scoraggiano eventuali mali intenzionati.
Nel Sud ancora c’è un serbatoio enorme da dove pescare, io che frequento nel Sud parecchi allevamenti ve lo posso assicurare,come detto sopra il problema sta nel fatto che molti non comunicano fra loro, chiusi nelle loro gelosie e a volte vecchi rancori,a dire il vero ci sono anche dei giovani che stanno cercando di cambiare un po le cose, alcuni stanno lavorando bene, altri meno, perche con la scusa di riscoprire il cane da presa (non è mai stato estinto , è il cane corso tradizionale) stanno incrociando mastini naoletani con cani corsi, e guardando i cani che hanno tirato fuori la cosa si vede molto bene, ora, non è che sbaglino intendiamoci, perche il mastino napoletano non è altro che un iper tipo del cane corso, ma almeno che non si spaccino per presunti scopritori di cani nuovi, la cosa è gia stata fatta e lo incrociare cani leggeri con quelli pesanti fa parte sempre della variabilita genetica, alla fine per avere una razza forte bisognerebbe disporre per allevare di tutti i soggetti disponibili sul territorio, e si tornerebbe ad avere soggetti sia pesanti che legeri nella stessa cucciolata,e quanto accade questo ,è il segno che la razza è ritornata forte.
Vero di scopritori di razza nuova ci sono gia’ stati e sono coloro che negli anni a cavallo tra il 70 ed 80 hanno tirato fuori una razza nuova: il cane corso!!! Toto’ diceva;ma a chi…..il cane corso e’ sempre esistito menzionato in varie letterature non dei nostri tempi e la cosa ridicola che ci sono voluti dei mantovani a portarla avanti! e’ strana la vita.Come ogni cosa, anche sta volta il Sud si e’ fatta soffiare sotto al naso , e lo dico con rammarico da pugliese trapiantato al nord, un’orgoglio presente principalmente al sud in tutto il sud Italia.A questo punto come dice valerio non si tratta di scoprire nessuna razza nuova, noi i geni necessari per ritornare al passato gli abbiamo gia’ pronti in casa,si tratta di lavorare tutti nella stessa direzione…..in modo da avere una cane da presa con variante leggera e pesante all’interno di medesima cucciolata come avveniva nel recente passato
Sai Pino, anche i mastinari, almeno alcuni, hanno capito in cosa si erano infognati, infatti in un sito di un noto allevatore toscano si faceva riferimento che un team di allevatori si erano riuniti per invertire la marcia! come dicevi te di appassionati e nostalgici,come daltronde anche noi, ci sono e cercano di attingere cio’ che di buono c’e’ nel mastino e nel cane corso…poi la cosa puo’ piacere o non pero’ a vedere certi cani, e parlo quelli postati da Cainos, un po’ di nostalgia mi viene…..
I cani postati da Yuri io li conosco bene, sono il frutto di appunto di incroci con il Mastino, ma io che li ho visti dal vivo ho trovato in loro il difetto di essere un po troppo linfatici, e poco propensi a correre, (non è un mistero che a me piacciono quelli leggeri) sono cani che andrebbero accoppiati con le migliori linee di sangue meridionale leggere proprio per tirare fuori quei corsi veraci che tanto piacciono e che soppratutto funzionano, fra un po dorvro andare a vedere dei cani nati da un accoppiamento come descritto sopra, non manchero di postare foto , e di descrivere i cuccioli che vedro, poi ne faremo una bella discussione, penso che con un po di pazienza fra circa 3 anni si vedranno corsi come li intendo io, il programma di allevamento c’è ed è solo questione di aspettare, ciao Vale
Certo da una foto si può dare solo un giudizio morfologico e non funzionale,non nascondo che rispetto ai mastini di adesso sono tutto un altro mondo!Mi fa piacere valerio che hai la possibilità di valutare personalmente queste nuove cucciolate in modo che, come hai già detto, puoi condividere con noi le tue impressioni sia positive che negative.Personalmente io la cosa la vivo in modo positivo perché magari si stanno muovendo i primi passi verso un’avvicinamento dei due mondi e magari possano nascere dei buoni cani da presa!
Si vero simone,la volontà immagino sia proprio di voler rinsanguare,quello che mi suona strano e tu conosci bene la realtà che c’è in puglia,dove abbiamo credo un gran patrimonio genetico da poter”condividere” senza chiudersi nel proprio orticelldo attingendo all’estero,nella fattispecie dell’esempio da me riportato non sapevo che avesse origini italiane!.Per quanto riguarda il pedegree purtroppo non possono riportare eventuale tare genetiche al di là di nome e cognomi dei discendenti….forse sarebbe meglio avere un pedegree con l’obbligo da parte dell’allevatore di dichiarare l’assenza totale di malattie genetiche,ma forse si parla di fantascenza!
Ps:sai che ci ho lasciato il cuore all’unico cucciolo rimasto dal tuo allevatore per impedimento vari!Tra l’altro il cucciolo condivideva il papà con la tua yuma! Buon sangue non mente mai….
[quote=41150]I cani postati da Yuri io li conosco bene, sono il frutto di appunto di incroci con il Mastino, ma io che li ho visti dal vivo ho trovato in loro il difetto di essere un po troppo linfatici, e poco propensi a correre, (non è un mistero che a me piacciono quelli leggeri) sono cani che andrebbero accoppiati con le migliori linee di sangue meridionale leggere proprio per tirare fuori quei corsi veraci che tanto piacciono e che soppratutto funzionano, fra un po dorvro andare a vedere dei cani nati da un accoppiamento come descritto sopra, non manchero di postare foto , e di descrivere i cuccioli che vedro, poi ne faremo una bella discussione, penso che con un po di pazienza fra circa 3 anni si vedranno corsi come li intendo io, il programma di allevamento c’è ed è solo questione di aspettare, ciao Vale [/quote]
Ecco! Anch’io ho sempre rilevato la medesima impressione, ma temevo fosse un errore al quale mi induceva la mia scarsa conoscenza dei molossi.
In effetti il mastino vecchio stampo (non quegli orrori prodotti al giorno d’oggi, che a mio parere configurano il reato penale di tortura) era sì possente ma non esprimeva quella dinamicità propria del Cane Corso. L’ ideale sarebbe appunto un Corso grande e potente come un mastino (non magro come il mio) con meno rughe e giogaia del mastino, capace di correre, saltare, camminare per ore come un Corso leggero. Poi dovrebbe essere sveglio, reattivo, non eccessivamente bavoso, con occhi puliti…
Naturalmente questo è un ritratto ideale, utopistico, forse irrealizzabile!
L’ideale sarebbe ritornare alle nascite nella stessa cucciolata di soggetti relativanente pesanti e di soggetti relativamente leggeri, in modo da avere sotto mano tutte e due le tipologie e cosi adoperare all’occorrenza quella che meglio si confà al proprietario, ed è proprio su questo tipo di cane corso che si sta lavorando nel Sud, a presto le Novita, che non manchero di postare
Questa è una foto che ho gia postato altre volte, ed è la foto di due mie vecchie femmine che ho avuto in passato erano due sorelle figlie dalla stessa cucciolata, una del tipo pesante funzionale, l’altra leggero , giusto per rendere l’idea dove si sta orientando, la selezione della quale parlavo sopra.
Certo Valerio vedendo la tua foto, un neofita che si approccia per la prima volta al mondo del cane corso e che vede la foto, la prima cosa che ti direbbe e’: il tipo piu’ pesante e’ un mastino napoletano e la piu’ leggera un cane corso!
Si certamente era la cosa che mi dicevano quando mi incontravano in giro al guizaglio, ma allevando in questo modo ho avuto modo di notare che il massimo di appesantimento è quello postato nella foto delle mie vecchie femmine, e la cosa è gia una salvaguardia, perche un tipo troppo pesante non è funzionale,ecco il perche devo andare a vedere i nuovi accoppiamenti che vi dicevo sopra, vediamo,sono molto curioso, la linea di sangue è eccezionale .