Cane Corso Italiano – Home Forum Riproduzione del Cane Corso IL DOTTOR FRANKENSTEIN

  • IL DOTTOR FRANKENSTEIN

    GGGGGGGGIUSEPPE Bloccato

     

    Premesso che:

    “È nella natura del processo evolutivo il dar vita a forme sempre nuove e più elevate che non erano in alcun modo prestabilite, e neanche solo contenute, negli stadi precedenti da cui esse hanno avuto origine” (K. Lorenz: l’uomo incontrò il cane),

    il modo consueto di selezionare i cani è quello di scegliere come riproduttori quei cani che maggiormente si avvicinano al proprio ideale.  Ho scoperto poco fa che un metodo un po’ alternativo, non nuovo certamente, è più frequente di quanto io pensassi: ecco di cosa si tratta.

    Alcuni allevatori (non quelli di moda, è chiaro: non troverete campioni europei fra i loro cani!) una volta rilevato in un loro soggetto la presenza anche di un solo carattere secondo loro degno di salvaguardia, al riguardo effettuano due accertamenti: a) deve trattarsi di un carattere genetico, non episodico;  b) la genetica dev’essere assolutamente italiana per quanto indietro si risalga nella ricostruzione genealogica, perché sarebbe impossibile escludere effetti collaterali se si ampliasse senza limiti il campo di ricerca.

    Supponiamo che si tratti, per esempio, del muso lungo: chiaramente la salvaguardia di questo aspetto opera in senso opposto alla ricerca del prognatismo (benché, a rigore, una cosa non escluda l’altra). Oppure qualità e colore del pelo, o ancora l’attaccatura della coda, supposto che questi aspetti siano deficitari in una linea di sangue peraltro dotata di altre caratteristiche apprezzabili.

    Qualora si riesca a riprodurre gli aspetti portati ad esempio su un cane dotato di altre caratteristiche, ed a fissarli stabilmente, il genotipo ottenuto sarà affatto nuovo, contemperando elementi presi da tipi diversi e fra loro “sommati”. Evidentemente fin qui non vi ho detto nulla di nuovo: ma non vi sto prendendo in giro, voglio invece arrivare a precisare due aspetti.

    • 1) Questo modo di preservare certi caratteri, che ho definito “alternativo” lo è nella misura in cui il cane portatore non sia interamente apprezzabile come soggetto: un cane perfetto non avrebbe bisogno di essere migliorato e d’altra parte per l’assemblaggio operato dal nostro dottor Frankenstein è sufficiente che il “donatore” non presenti controindicazioni! Tornando all’esempio, il nostro cane dal muso lungo non sarà un bel cane, tuttavia potrà essere al bisogno utilizzato per la riproduzione, qualora un soggetto “ideale” abbia il muso corto. E del “nasone” cosa accadrà? Ecco il bello: vivrà felice nel branco, adibito se del caso ai lavori che gli verranno demandati; una volta esaurito il proprio compito di trasmissione genetica verrà regalato a qualche persona di assoluta fiducia la quale abbisogna di un guardiano, o di un cane da pastore, secondo i casi. Ho seguito personalmente le vicende di due di questi cani: un Corso, all’età di cinque anni, è stato affidato ad un allevatore di bovini che l’ha preso per essere aiutato nella cura del bestiame; fra i due è nato un amore folle: il cane non lascia il padrone neppure per un attimo e l’uomo è felicissimo di trascorrere con lui al lavoro l’intera giornata, e tanto si è entusiasmato che ora sta scegliendo per il nuovo amico una femmina adatta. Un altro (un Bracco) è stato regalato ad un… cercatore di tartufi il quale lo ha insistentemente richiesto per non so quale scopo. Questi due cani, per inciso, avrebbero potuto essere venduti perché erano piuttosto belli nel complesso, tuttavia l’allevatore ha preferito regalarli, sia pure rinunciando ad un piccolo ricavo, perché le persone che li prendevano offrivano maggiori garanzie. Tornando all’allevamento, esso può essere considerato una sorta di laboratorio, dalla cui dotazione possono ricavarsi elementi da assemblare; nel rispetto però dei donatori, i quali vivono una vita “da branco” con le sue leggi gerarchiche e con affettività intraspecifiche: saranno costretti pertanto ad un ricondizionamento quando verranno immessi in un contesto famigliare.
    • 2) Fra gli aspetti maggiormente suscettibili di essere preservati, c’è quello che genericamente viene definito “carattere”. Vogliamo provare a precisare in cosa esso consiste? Sarà molto difficile che, rivolgendovi ad un allevatore per cercare un cane, non sentiate decantare il “carattere” tipico di quella linea di sangue. Ora, se voi cercherete di approfondire la natura di questa qualità, l’allevatore avrà pochi argomenti a disposizione: vi risponderà certamente che il cucciolo è destinato ad essere un ottimo guardiano; che i vostri bambini troveranno in lui uno strenuo difensore; che anche dagli altri cani egli si farà certamente rispettare. Difficilmente perderà tempo a sottolineare che quel cane sarà un fedele compagno per la vita, che sarà dolcissimo e affettuoso, complice di giochi per i bimbi, che sarà pulito, discreto, comprensivo, paziente, frugale. Può darsi che vi descriva le possibilità di utilizzo “sportivo” del cane (maniche da mordere ed altre amenità). Sono certo che della “funzione bar” non vi farà cenno ed anzi, se gli porrete voi la specifica domanda, vi risponderà che con questi cani un po’ di attenzione bisogna pur sempre farla; e cambierà argomento. Parrebbe quasi che per “carattere” universalmente si intenda: caratteraccio. Non per nulla, il mio Argo ha già diverse richieste di monte!

    A voi ciò pare strano? Leggete ancora Konrad Lorenz (il discorso è riferito ad altra razza, ma può ben essere inteso in linea generale):

    “Persino da noi, qui nell’Europa centrale, ci sono degli scotch-terrier che non hanno paura nemmeno di un San Bernardo e che si scagliano contro le gambe dell’uomo più robusto se questi soltanto si permette una parola minacciosa contro il loro padrone. Ma scotch-terrier come questi sono rari e certo è inutile cercarli fra i vincitori delle mostre canine”

    Bene, a questo punto risulta evidente che non dovrete acquistare il cane Corso, perché guardia e difesa, come abbiamo a lungo discusso, sono attività pericolose e da evitare in quanto espongono il proprietario a gravi responsabilità. (Cani killer!)

    Liti con gli altri cani no, per piacere: vogliamo andare nei parchi pubblici e nei bar coi nostri Corsi, tutti insieme in libertà!

    La caccia con il cane è vietata.

    Insomma il cane Corso non serve a nulla. E non si può nemmeno dire che sia bello: se lo fosse, dovremmo ritenere che fa schifo perché è da esposizione; se prendete un bastardaccio qualsiasi, senza pédigree e senza altre garanzie genetiche se non le suddette assicurazioni sul “carattere”, non avrete né il carattere né l’apparenza.

    Converrà che cambiamo razza: cosa dite del Golden Retriever?

  • cainos Moderatore

    Lettura molto interessante come al solito, credo che in questo specifico caso L’ economia dell’ Allevatore ne faccia da Padrone……

  • Simone Fabbri Partecipante

    Premesso che, pur non essendo un adone e neanche avere un caratteraccio terribile, ho anche io diverse richieste di monta, mi sono un po perso il filo del discorso.
    perché estremizzare ogni concetto?

    ogni cane ha un proprio carattere e Nche allinterno di una stessa cocucciolata ci saranno soggetti parecchio diversi tra loro fisicamente e caratterialmente, quindi secondo te bisognerebbe creare dei cloni Escusivamente dai soggetti portatori di determinzte caratteristiche ?
    non e cosi che lavora la natura e andare contro natura non porta mai risultati validi.

  • ANNA3 Partecipante

    no giuseppe, io razza non la cambio più! te lo dice la padrona di un patatone….lo so che rabbrividisci a questa parola, ma da ignorante (non ho nessuna cultura canina nè per esperienza  nè x conoscenza) penso che tutto ciò che enunci sia interessante da leggere ma forse come dice mio marito (che ne capisce meno di me) il cane cresce anche un pò in base a come viene allevato, legato ad una catena e malmenato forse anche zack sarebbe più diffidente verso gli estranei, se fin da cucciolo lo si propone per i combattimenti dopo un pò non sarà un vincitore ( se la linea di sangue non è quella giusta) ma imparerà a combattere…..ci sono sicuramente cani che hanno un’ indole più aggressiva (chiamala ancora linea di sangue) come argo e noor, ma tu sai se i suoi fratelli o sorelle hanno lo stesso temperamento?

    io non porto zack al bar ma credo che potrei farlo, è un cane tranquillo e per me è un piacere portarlo a spasso in mezzo alla gente, tutti inizialmente lo temono poi però sono affascinati dal fatto che un bestione così sia accarezzabile….e non penso che questo lo faccia sembrare un “fesso” io sono convinta che se fossi in pericolo lui mi difenderebbe tirando fuori tutta la sua innata potenza, forse non serebbe così coraggioso da arrivare a uccidere ma basterebbe a far demordere  chi aggredisce , io credo che loro stabilendo un rapporto così esclusivo con il padrone siano anche un pò (passami il termine) “sensitivi”, cioè che siano in allarme se sentono che tu sei in allarme, quindi anche se all’apparenza patatoni poi invece in caso di reale pericolo tirino fuori tutte quelle caratteristiche ataviche che la razza ha nel dna, può essere?

  • GGGGGGGGIUSEPPE Bloccato

    Eh, Simone! Io parlavo di monte per le quali sei pagato, non di quelle che paghi tu!

  • Anonimo Inattivo

    Infatti prima della scissione delle due razze all’interno della stessa cucciolata c’erano cuccioli leggeri e pesanti.Poi arrivo’ Scanziani x il mastino napoletano ( a dir il vero nel primo standard redatto da lui parlava di mastino napoletano e cane corso come lo stesso cane) e i vari personaggi del Nord ( che di cane corso avevano sentito parlare 5 minuti prima!!!!) che negl’anni 80 hanno scoperto l’acqua fresca,e cioe’ il cane corso….

  • Simone Fabbri Partecipante

    [quote=41137]Eh, Simone! Io parlavo di monte per le quali sei pagato, non di quelle che paghi tu!

    [/quote]
    hahahhahahaha Sei un grande!!

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