Anonimo Inattivo

Il caro Valerio ha scritto qui non so quante decine di volte “il cane corso è una razza divisa in due: linea da expo e linea tradizionale” spiegando quali sono le differenze.
Quello di cui parla Valerio è uno stato di fatto peraltro comune a tante altre razze da lavoro, vedi il cane di San Bernardo o al Fila Brasilero tanto per fare degli esempi. Ora, non è meglio regolamentare lo stato di fatto attuale che inseguire qualcosa che non avverrà mai?
Allora di ogni razza da lavoro che si trova nella condizione della nostra ad uno che vuol comprarne uno si chiede, cosa vorresti un cane corso? Bene, quale dei due expo o tradizionale? E gli si spiega cosa significa. Si fa uno stupidissimo test e si capisce se si cerca un cane per il divano e per le mostre di bellezza o un cane che debba rispondere a precise esigenze. E se il tizio dirà voglio il corso tradizionale gli si chiede di esibire la documentazione attestante la frequentazione con esito positivo di corsi di formazione specifici per razze da lavoro, addestramento, psicologia canina etc etc. Vuoi un San Bernardo? Devi salvare gente nelle valanghe o passeggiare in centro con gli amici? Ok, allora eccoti l’expo che nella neve affogherebbe, oppure ok eccoti il salvatore dei dispersi. Entrambi i cani, expo e tradizionale avranno uno standard che probabilmente differisce in alcuni punti e un pedigree. Mettiamoci una bella E (expo) e una bella L (lavoro) sui pedigree per identificare le linee e pace.

Se avessimo un ente cinofilo nazionale serio come in altri paesi (si veda cosa hanno fatto in Portogallo col recupero del Cao de Fila de Sao Miguel, probabilmente la razza attualmente meno gestibile al mondo per la sua ferocia, lo hanno salvaguardato e recuperato completamente) si potrebbe tentare di recuperare alcune antiche razze da lavoro, ma da noi è andato tutto in malora da troppo tempo.

Ci sono molte razze ormai spaccate in due tra linee morbide da expo e linee dure da lavoro. Rendiamole ufficiali entrambe, con pedigree, standard e tutto e poi ciascuno faccia la propria scelta, perché eliminare il corso da expo in favore del tradizionale la vedo parecchio più dura. Quello degli expo e dei cani da compagnia a forma di cani da lavoro è un mondo parallelo che va per la sua strada e non si fermerà mai. Lasciamolo andare pure ma cerchiamo di conservare il mondo dei cani da lavoro con uguale dignità e garanzia. Perché altrimenti chi vuole un corso tradizionale deve spesso andarlo a prendere in masseria dove se ti va bene conosci i genitori ma nulla più anche se poi probabilmente ti ritrovi un signor corso, salvo poi riportarlo indietro come dice Matt se non sei capace a gestirlo.

Oppure ancora lasciamo all’Enci il suo mondo di expo e fondiamo un nuovo ente per le razze da lavoro. Facciamola noi la Federazione Cinofila per la Tutela delle Razze da Lavoro (FCTRL) diamoci uno statuto e aiutiamo il mondo a migliorare un pochino. Se mi dite di si stanotte scrivo lo statuto e domani mattina sono dal notaio.