Grazie per le preziose informazioni Valerio.
Quindi quello che ricaviamo da questa discussione è che il cane corso può essere un valido “lavoratore” e soprattutto di “carattere” anche con diverse misure in altezza e peso.
A questo punto credo di poter ritenere fondate le informazioni acquisite anche da altre fonti che affermano che il cane corso possa avere sostanzialmente tre tipi di misure, una più piccola, una media e una grossa selezionate nell’antichità per lavori diversi.
mat
Ciao a tutti.
Io al mio corso di due anni do una volta la settimana, in inverno soprattutto, un misto preparato da me, fatto di carne cruda, siero di latte di pecora preso dal pastore(finchè ce ne sarà uno lo troverò) un uovo crudo con tutta la buccia, e in mezzo anche aglio e altri ortaggi. Metto l’aglio innanzitutto perchè in casa ne facciamo uso e il mio guardiano mangia anche gli avanzi e non ha mai avuto problemi intestinali, poi secondo qualcuno ha anche degli effetti positivi contro i vermi. Quindi la combinazione di queste cose fa si che glielo do e gli piace. Aglio qualche spicchio, non un kilo. Durante la settimana, riso o pasta con carne, raramente scatolette confezionate o cibi nei sacchi. Ma io ho solo un cane e la fortuna di mia moglie in casa che ha tempo di prepararmi la base, ( e poi soprattutto la pazienza di pulire 😉 ). Comunque sono sempre alla ricerca di varianti che siano adatte al cane corso, e ho dato anche a volte frutta come arancia ( in sicilia i cani le trovano per terra), pesche o comunque frutta di stagione in piccolissime quantità e molto raramente. In genere uso anche mettere del lievito e cerco di dosare in modo parsimonioso l’olio di fegato di merluzzo di cui è ghiotto (lo devo nascondere perchè lui ha accesso in casa la notte e un fiuto delicato se si tratta di mangiare)
Poi come antiparassitario uso scalibor per zecche e pulci in un contesto con il giardino con a fianco il bosco. Per adesso mai prese nessuna delle due. Lo scalibor dovrebbe funzionare anche per i flebotomi, ma non mi fido molto e quindi faccio un preparato con un goccio di olio ( che serve solo per dare scivolosità al liquido), aceto di vino e fiori di geranio e margherita(che raccolgo in primavera in giardino, la margherita bianca) che pesto come si fa usualmente anche in cucina. Lascio il tutto qualche giorno e poi lo friziono il sabato pomeriggio su tutto il corpo del cane approfittando anche per accarezzarlo e fargli le coccole di cui non è mai sazio. Ovviamente questo è un rimedio del tutto casalingo e che faccio piuttosto perchè non mi costa nulla farlo se non il tempo che volentieri passo a coccolare il mio cane con la scusa di metterglielo. E’ più un modo di rafforzare il nostro legame. Nonostante non abbia mai avuto nessun caso di leshmaniosi o di infestazione da pulci o zecche, in casi particolari come quest’anno in cui ci sono pulci enormi e fameliche è sempre meglio chiedere consiglio al proprio veterinario, che sicuramente ne sa più di me e non fa ricette casalinghe ma si basa sulla ricerca di scienziati del settore e su anni di studi. Quindi prendetelo solo come un metodo che lascia il tempo che trova in quanto ad “anti zanzara” ma molto utile al rafforzamento del legame con il cucciolo.
mat
Ciao alessina21,
posso chiederti a cosa addestri il tuo corso? Perchè il corso per fare il lavoro per cui è stato selezionato, non ha bisogno di addestramento, è una cosa che ha nel sangue, nel dna. L’ unica cosa che ha senso, sempre secondo me, è insegnare al nostro corso, come vogliamo che faccia quello che è nato per fare. Per esempio, fermo, vieni attenzione, e così via fino ad arrivare a cose particolari che ogni padrone attento saprà far imparare al proprio cane in base alle sue potenzialità.
Io per esempio sono riuscito ad insegnare al mio precedente cane corso a cercare le cose con il fiuto. Ed era anche bravino, oltre al fatto che si divertiva come un matto. In realtà il suo vero lavoro era la guardia e li era insuperabile, senza che io gli avessi mai insegnato a farla in nessun modo. Soltanto cercando di valorizzare al massimo le sue caratteristiche. Ho sempre usato il collare normale, tranne agli inizi a causa di consigli sbagliati che ho accettato. Ho iniziato con il collare sin dalle prime passeggiate con il cucciolo, sia nelle scorazzate in montagna o campagna, o in giardino. Lasciandogli i momenti per correre e quelli per obbedire.
Io ho sempre avuto un cane, dall’età di 20 anni, e da allora ne ho sentite e viste di tutti i tipi per portare il cane. Dallo strozzo alla pettorina e tra le ultime il gentle leader.
Secondo me però, come ha anche detto Valerio, l’importante è il polso del padrone.(inteso come autorità che il cane sente nei confronti del padrone) .
In realtà è normale che un cucciolo tiri al guinzaglio, perchè non capisce ancora a cosa serve. Il trucco è insegnargli a capire che collare e guinzaglio sono il tuo braccio e la tua mano. Se un corso ama farsi toccare dal suo padrone, amerà anche restare al guinzaglio nei brevi momenti in cui ce l’ha.
Quindi sono ancora d’accordo con Valerio quando dice che un corso di addestramento è campato in aria, se prima l’addestratore non insegna al proprietario ad insegnare al suo cane come andare. Inoltre campo d’addestramento e realtà sono ben differenti. E’ come per un soldato fare l’addestramento in caserma oppure trovarsi in guerra.
Nel campo d’addestramento gli eventi sono minori e più controllati di quelli che possono accadere in strada, in un parco in campagna o in montagna.
Quindi secondo quella che mi è sembrata la tua domanda, direi collare e tanto impegno e pazienza, nell’insegnargli. Inoltre se hai un cane corso sicuramente lo ami. E se lo ami ti divertirai molto a giocare e ad educarlo, tanto almeno quanto lui.
Con questo non dico che non devi seguire un centro cinofilo per l’educazione, sicuramente c’è gente che di educazione di cani ne capisce. E magari all’inizio può essere utile studiare come fanno o fare domande. Inoltre può anche fare bene al cane per socializzare soprattutto se è molto piccolo come il tuo. Io per esempio ho sempre preferito documentarmi (oggi abbiamo internet) e poi applicare da solo, sbagliando ma ottenendo anche tanti risultati. La soddisfazione che si ha quando si riesce da soli è secondo me superiore a quando si fa fare ad altri. Ma sono solo gusti personali.
Inoltre, e qui esprimo una mia personalissima opinione, il cane corso non è un cane da posate d’argento, è un cane rozzo, pragmatico, potente, fiero e sicuramente non è un cane che bada a tenere il pelo pulito quando fa la guardia. Anzi lo riempie di bava in continuazione e la spruzza dappertutto. Lavora con passione, e accontenta il suo padrone con passione fino a raggiungere e certe volte a superare i suoi limiti.
E’ un cane “romano” e “italico” e un cane che se ha un obiettivo lo raggiunge pienamente. Per questo per portarlo con tranquillità secondo me bisogna perlomeno capire di che pasta è fatto.
Io non so se qui posso consigliarti un libro che ho letto tempo fa sull’educazione del cane. Però credo che sia un libro che dovrebbero leggere tutti anche solo per curiosità e parla dell’esperienze di un signore inglese con i cani da pastore e sui metodi che ha usato e penso che usi ancora oggi, per educare i suoi cani, basandosi su particolari osservazioni. Non è un libro di teorie, è un libro di esperienze. Io l’ho trovato interessante e mi sono trovato d’accordo con lui nel 95% dei casi.
Se ti interessa posso dartelo in messaggio privato, se invece posso postare il titolo qui lo metto qui. (Vado subito a leggere il regolamento in merito. Colpa mia che non l’ho letto prima 🙁 )
mat
Grazie per le risposte intelligenti. Era la conferma che mi attendevo da persone più esperte di me, che magari hanno già affrontato questo quesito.
In effetti anche secondo me l’altezza e il peso di un corso adulto influiscono in minima parte sul comportamento. Mentre il carattere di razza influisce in modo determinante insieme ad una più piccola parte di crescita con la madre, e poi con i padroni. A prescindere che l’altezza e il peso stiano all’interno dei limiti forniti dall’ENCI.
Ovviamente io risposto perchè ho trovato gli spunti per farlo nelle risposte, ma sicuramente sono importanti anche altri pareri, anche se io sposto l’argomento un pò più in avanti.
Mi piacerebbe approfondire in un altro post.
A questo punto, dando per scontato che i pugnaces che usavano i romani e gli italici(nostri antenati, popolo di ferro dalla cui strada ci siamo allontanati parecchio), avessero un carattere di ferro, proprio perchè selezionato così da un popolo di ferro che ha dominato l’intero modo occidentale direttamente e indirettamente, quanto sono cambiati peso e altezza dal canis pugnax al cane corso e in che modo questo ha influenzato la parte caratteriale se l’ha influenzata?
Scusate se porto un pò avanti il ragionamento, ma magari può tornare utile a quelli che hanno le mie stesse domande in testa.
mat
E Christian,, Valerio non è l’unico ad invidiarti. Io tutti gli anni, ho fatto almeno 4 giorni in giro sull’Etna con il sacco a pelo, tranne una volta per attraversare i nebrodi. Quest’anno non è nemmeno sicuro che le ferie ci siano. Ma se vado porto con me il mio guardiano.
Il tuo orion è proprio bello e tra l’altro si sdraia allo stesso modo del mio.[img][/img]
Sarà che gli fumano, e devono raffreddarle…. 😉
mat
[img]https://www.italian-cane-corso.com/wp-content/uploads/2013/08/88180-IMG_1242.JPG[/img]
Si gli incovenienti dei vasi sono molto ricorrenti con loro e anche danni alle reti di confine.
In effetti a due anni fra 10 giorni, è già molto sicuro nel suo territorio e non si tira indietro mai.
Ma penso che ancora debba maturare per almeno un altro anno.
Io non lo ho addestrato, ha fatto tutto da solo.
mat